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SCULTURA DEL LEGNO

Il Sacro Altare è separato dal Tempio Maggiore dal Templo, che si è formato gradualmente.

Il Templo nelle basiliche paleocristiane era costituito da piccoli coni e scudi di marmo o di legno. In seguito furono aggiunte le grandi immagini, raddoppiate in altezza, e le Dodici, così assunse la forma attuale. I templi sono elaborate sculture in legno intagliate a mano. Il Passo Santo e il tempio principale sono collegati da tre porte, l'Oraia Pyli (Porta Centrale), attraverso la quale entrano ed escono solo i ministri, sempre vestiti con i Paramenti Sacri, la Porta Nord e la Porta Sud.

Mentre ci troviamo all'interno del Tempio Maggiore, possiamo vedere la Solea, che è la parte sopraelevata di fronte al Santuario. Il prete sta lì per essere guardato dalla gente. Sempre in questo punto è collocata la Piscina Battesimale per compiere il mistero più sacro della cristianità. In diversi templi è separato dal resto del tempio da ringhiere o corridoi.

Alla sua destra c'è il Despotico, scolpito in legno scolpito o intagliato a mano, cioè il trono vescovile. Nei primi templi questo trono era situato all'interno del Santuario. Il vescovo di Milano Ambrosios ordinò all'imperatore Teodosio di togliere il trono dal Santuario. Era posto a destra e, di fronte, era il Trono del Patriarca o del Vescovo.

Di fronte al Despotiko c'è l'Ambon, un gradino rialzato, ornato dall'effige di una colomba, che simboleggia lo Spirito Santo. Un ecclesiastico sale lassù per leggere il Vangelo o per predicare la parola di Dio.
A destra ea sinistra, fuori dalla Solea, si trovano gli Analogia-Salteri, costruzioni in legno o alluminio intagliate a mano, dove i salteri depongono i libri sacri.

I fedeli sono in piedi nel Tempio Principale. È il luogo in cui rimangono durante le sacre funzioni. È la più grande delle tre aree del tempio ed è in gran parte coperta da sedili in legno. I sedili sono separati dalla navata centrale che conduce al presbiterio con navate in legno intagliato a mano o in ottone o alluminio.

In diverse chiese sono presenti anche Banchi Secolari o Banchi dei Cantori a due o tre posti, incisioni o intagli lignei sono i sedili che si trovano attorno alle pareti della chiesa. I sedili e soprattutto la Stasidia Cosmica, che si uniscono alle pareti laterali, simboleggiano la tomba di ogni credente, attraverso la quale risorgerà in Cristo alla Seconda Venuta.

Altri beni della chiesa principale sono il Santo Epitaffio, che di solito è incorniciato sulla parete settentrionale. Si tratta del prezioso drappo ricamato in oro, che rappresenta la Divina Imposizione e che viene deposto il Venerdì Santo nel santo baldacchino fiorito per il pellegrinaggio all'Epitaffio. Volta che ospita la banca con l'Epitaffio, che si trova sul pavimento del baldacchino, e ha maniglie per portarlo. Il baldacchino rappresenta la Tomba di Cristo ed è realizzato in alluminio con disegni elaborati oppure è una struttura in legno intagliata a mano. Dal pomeriggio del giorno precedente è stata addobbata di fiori. L'epitaffio è spesso cosparso di petali di fiori e acqua di rose e incensato cerimonialmente in segno di rispetto.

Avvicinandoci all'ingresso del tempio, troviamo il Nartece o Pronao, dove un tempo stavano i catechisti, cioè coloro che non erano ancora stati battezzati, ma frequentavano le lezioni di catechismo. Oggi nel nartece nella parte occidentale della chiesa principale si trovano i Pellegrini, la Pagaria della chiesa con i ceri ei Manuali per l'accensione dei ceri e delle lampade per la preghiera dei fedeli.

I Pellegrini sono troni lignei, sui quali sono poste immagini sacre, principalmente del Santo onorato del tempio, affinché i fedeli possano adorare e pregare entrando nel tempio.

Nello stesso luogo si trovano gli speciali Manuali - Candelieri in cui i fedeli accendono le loro candele. Le candele simboleggiano l'anima. Come la candela irradia e dissipa le tenebre, così l'anima deve irradiare purezza spirituale e morale.

Inoltre, nella stessa area, sono collocati il ​​Pagaria e il Philoptocha della chiesa, dove i fedeli depositano il loro obolo per la carità della parrocchia, per il cibo, le donazioni della chiesa e il rafforzamento della chiesa.